Il Ramadan al Cairo è farcito di qualche novità.
C’è fermento nella capitale egiziana, molto più di quanto ne potevo vedere in Arabia Saudita! Siamo quasi alla seconda settimana del Ramadan egiziano e qui “suona” tutto così diverso da Saudi…
Questo subbuglio non mi lascia indifferente. Come mai? Perché dietro ad ogni simbolo e tradizione legata al mese del digiuno c’è sempre una storia o una leggenda da raccontare.
Spero di affascinarvi almeno un pochino mentre provo a scriverne perché forse, in Egitto, il mese del Ramadan è davvero speciale. Sicuramente per me. Nonostante io possa contare tanti Ramadan, in diversi paesi arabi, ci sono alcune tradizioni che sto conoscendo per la prima volta.
Durante il Ramadan il cibo, sia la sua mancanza che la sua presenza, diventa un aspetto centrale delle giornate. È un mese in cui tutti si riuniscono attorno a un tavolo. Questa cosa mi rimanda tanto ad un aspetto culturale in comune con gli italiani. Il cibo è un collante pazzesco!
A volte questi tavoli sono condivisi con i membri della famiglia e con gli amici, ma non è raro che, durante il Ramadan, chi lo celebra condivida il cibo con perfetti sconosciuti.
La tradizione vuole infatti che grandi tavolate siano allestite all’esterno delle moschee. Si vedono, soprattutto in “downtown” grandi tavoli allineati in strada. Questi tavoli sono un’offerta per coloro che non possono permettersi di nutrirsi o per coloro che si trovano per strada e non riescono a tornare a casa in tempo per l’Iftar. Questo mi rimanda un po’ a un post che vi ho scritto qualche giorno fa sulle in Salento!
In Egitto, il rituale delle “Tavole della Misericordia” ha origini lontanissime, quando nell’880 Ahmed bin Toulon preparò una festa per i suoi mercanti e dignitari il primo giorno del Ramadan, e ordinò loro di fare lo stesso per i poveri. Io credo che le “tavole della misericordia” siano il simbolo del potere di noi esseri umani di aiutarci a vicenda.
Una nota curiosa e molto particolare è che su questi tavoli sono esposti gli alimenti tipici del quartiere in cui si trovano proprio con l’obiettivo di distribuire l’ Iftar (pasto della rottura del digiuno) ai bisognosi e i passanti. Al Cairo, infatti, buona parte del cibo, seppur sempre egiziano, cambia nella cottura o nella sapidità, a seconda del quartiere in cui ti trovi!
Un’altra bellissima e splendente tradizione tipica del Ramadan egiziano sono le lanterne. Ancora ricordo che nel compound in cui vivevo in Saudi c’erano un paio di famiglie egiziane ed è stato proprio lì che è scattato il mio amore.. Chi lo avrebbe mai detto, in quel momento, che sarei venuta a vivere proprio qui?
La storia che sta dietro le lanterne che illuminano le strade del Cairo è davvero interessante e ci riporta molto indietro nel tempo, in un misto di storia e leggenda.
Nella storia islamica, l’idea della “Lanterna del Ramadan” o “Fanoos” risale all’era in cui il califfo fatimide al-Mu’izz era solito uscire la notte prima del Ramadan insieme ai bambini, ciascuno dei quali portava una lanterna per illuminare la strada, mentre cantavano per celebrare il mese sacro.
A dirla tutta io spesso quando esco con il mio cane di sera uso la torcia del telefono!
Si narra poi che le lanterne, ma anche le candele, furono usate per illuminare a festa le moschee durante il mese sacro del Ramadan.
Così come si racconta che i batteristi, che giravano per strada con i tamburi per il richiamo alla preghiera, fossero accompagnati da un bambino che reggeva una lanterna per illuminare il cammino.
Ma la tradizione che mi pace di più associare a queste lanterne è quella che vede protagoniste le donne egiziane. Si dice infatti che fossero usate dalle donne quando si recavano nelle moschee per la preghiera. Così i passanti potevano notare che c’erano donne sulla strada e davano loro la precedenza.
L’ultima tradizione che voglio raccontarvi è l ”Iftar Cannon” che è una vecchia storia egiziana legata al mese sacro del Ramadan ed è sempre stata associata a momenti felici per milioni di egiziani.
Il cannone del Ramadan viene sparato ogni giorno al tramonto durante il mese sacro per annunciare la rottura del digiuno.
Gli egiziani sono particolarmente entusiasti. Dopo quasi trent’ anni di pausa, il Ministero del Turismo e delle Antichità ha annunciato che il Ramadan Cannon sarà nuovamente sparato dal piazzale Cittadella di Salah Al-Din Al-Ayyubi al Cairo. Come avveniva in passato.
Sapete la storia dietro a questa tradizione? All’epoca del sultano mamelucco Khaskadam, si volle provare un nuovo cannone il primo giorno del Ramadan. Fu così che la gente pensò che il Sultano avesse deliberatamente sparato con il cannone per avvisare coloro che digiunavano che era ora di interrompere il digiuno.
Ditemi la verità: vi ho incuriosito almeno un po’?
A presto, dal Cairo
Valeria
